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Per meglio censire il nazismo L’IBM decise di schedare l’ intera popolazione tedesca,
in modo da poter identificare meglio gli ebrei; ad esempio, i soggetti che avevano sposato ebrei, gli ebrei che avevano combattuto durante la Prima guerra mondiale, la percentuale di sangue ebraico, ecc.
La tecnologia dell’Ibm, da quel momento in poi, permise una maggiore efficienza dell’industria bellica, e una migliore organizzazione dei trasporti. Black sostiene che l’aiuto della Ibm fu fondamentale per realizzare l’olocausto degli ebrei e per ottenere i migliori risultati nello sterminio dei soggetti ritenuti indegni di vivere (zingari, disabili, mendicanti, ecc.). Watson era talmente vicino ai nazisti che, nel 1936, ricevette la “Croce al merito dell’aquila tedesca”, la più alta onorificenza nazista che si poteva offrire ad uno straniero.
(fonte aggiuntiva: http://archiviostorico.corriere.it/2001/febbraio/13/Ibm_segreto_mister_Watson_co_0_0102138520.shtml)
Dopo lo scoppio della guerra, la Dehomag aprì nuove filiali nei territori conquistati (Austria, Polonia, Cecoslovacchia ecc.), per attuare nuovi censimenti. Addirittura, l’Ibm, con rapidità ed efficienza, istituì nuove filiali nei territori che verranno occupati in seguito, anticipando le mosse della Wehrmacht. In tal modo i governi nazisti locali potevano da subito smascherare gli ebrei e deportarli. Questa realtà agghiacciante è stata inoppugnabilmente provata da Black.
Alla fine della guerra, l’Ibm potrà festeggiare una doppia vittoria: oltre agli enormi profitti maturati prima e durante la guerra, sarà considerata dagli Alleati una vittima dell’esproprio nazista, e potrà recuperare tutte le proprie macchine. Secondo Black il movente principale della Ibm era il profitto:
“La sede di New York era pienamente a conoscenza di quanto stava accadendo nel Terzo Reich… che i macchinari erano abitualmente utilizzati nei campi di concentramento, e sapevano anche dello sterminio degli ebrei… non ebbe mai nulla a che vedere con il nazismo… ma solo e sempre con il profitto”.
Altre ricerche provano che americani e inglesi parteciparono attivamente all’uccisione di ebrei e di altri prigionieri nei lager. Richard Breitman, docente di storia all’American University di Washington, ha analizzato i documenti di guerra resi pubblici nel 1996 dalla National Security Agency statunitense, che li aveva ottenuti da Londra nel 1984. Sulla base di questi documenti, Breitman sostiene che il governo della Gran Bretagna e quello degli Stati Uniti erano perfettamente al corrente di ciò che stava accadendo in Polonia e in altri luoghi. Dal 1941, erano state intercettate e decriptate parecchie notizie sui massacri di decine di migliaia di ebrei in Polonia, Lituania, Ucraina. Churchill venne a conoscenza di queste informazioni, che rimasero all’interno del SIS. Fino al 1942, sia gli inglesi che gli americani non denunceranno alcuna atrocità contro minoranze e contro il popolo ebraico, ma parleranno in modo generico di atrocità e violenze sulle popolazioni dei territori occupati. All’inizio del 1943, la Bbc iniziò a parlare di “soluzione finale” progettata dai nazisti contro gli ebrei. Cominciarono a circolare descrizioni dei ghetti e dei campi di sterminio, e storie di fucilazioni di massa.
Se si uniscono le ricerche di Breitman a quelle di Black, si comprende come gli anglo-americani non si siano limitati a non contrastare direttamente i crimini nazisti contro le minoranze e gli ebrei, ma abbiano collaborato attivamente con le autorità naziste ad attuare crimini. Tutte le grandi Corporation che operarono in Germania si macchiarono di orrendi crimini. Ad esempio, la famiglia Bush accrebbe notevolmente la propria ricchezza grazie a Hitler e ai suoi lager. C’era una rete di riciclaggio del denaro sporco, che aveva l’appoggio del finanziere Fritz Thyssen, proprietario di banche in Olanda, in Germania e negli Usa. Il denaro veniva trasferito dalla Germania (all’August Thyssen Bank di Berlino), per l’Olanda (tramite Bank voor Handel che si trovava nei Paesi Bassi) e giungeva negli Usa, presso l’Union Banking Corporation di New York.
“ La Ubc (Union Banking Corporation) divenne la via segreta per la protezione del capitale nazista che usciva dalla Germania verso gli USA, passando per i Paesi Bassi. Quando i nazisti avevano bisogno di rinnovare le loro provviste, la Brown Brothers Harriman rimandava i loro fondi direttamente in Germania… Una parte importante dei fondamenti finanziari della famiglia Bush fu costituita tramite il loro aiuto ad Adolf Hitler ”.
Durante il periodo nazista, le grandi famiglie di banchieri, i Rockefeller, i Warburg e gli Harriman, sostennero finanziariamente le ricerche eugenetiche. Gli istituti, diretti dallo psichiatra fascista Ernst Rudin, sostennero l’idea che alcune persone erano geneticamente “nocive” perché inferiori oppure portatrici di “tare ereditarie”, e per questo andavano sterilizzate oppure uccise. Rudin diventò capo della Società di Igiene Razziale e poté creare uno staff per stilare leggi a protezione della razza. Nel 1933 creò una legge sulla sterilizzazione dei soggetti “inferiori”. La legge elaborata da Rudin nella Germania nazista traeva ispirazione dalle precedenti leggi americane, e si reggeva sull’idea centrale che alcuni gruppi genetici fossero da sterminare. Si trattava di attuare genocidi, con l’idea di dover “purificare la razza”.
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Anche gli inglesi parteciparono generosamente al “progetto Hitler”.
(continua nel prossimo articolo)
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