Mi rendo conto. Sto raccimolando una quantità di informazioni sulla salute di Hitler da poter sostenere una tesi ad un esame universitario. La verità che sospetto (da tempo, invero) è che nei documentari che vediamo e spesso in alcuni libri, ci raccontino delle mezze verità. Non voglio offendere nessuno e non desidero essere detrattore di alcuno, ma mi chiedo come mai esistono così tante sfaccettature della storia di un uomo che non possano essere riassunte in una versione esaustiva. Nell’esempio qui portato, confrontando documenti, pdf, libri e video, si notano differenze troppo importanti tra le versioni offerte (per es.) da MT Channel, NatGeo e da History channel e tra libri italiani e stranieri.
Queste differenze possono infondere impressioni molto diverse agli interessati.
Molti studiosi condividono l’opinione che Hitler fosse un ipocondriaco che assumeva contemporaneamente eccitanti e calmanti.
Anfetamine per restare sveglio e vispo durante il giorno e barbiturici come bromo e iodio per rilassarsi.
Una procedura che poteva comportare sicuramente assuefazione e dipendenza, anche dopo un periodo di assunzione molto breve.
La persona, il ruolo.
Hitler era un consumatore di pillore incallito a cui piacevano molto i metodi inusitati di Morell.
Era anche un amatore dei trattamenti con le sanguisughe. E ne andava matto.
Nel suo arsenale, il medico, che ricorda molto uno stregone-ciarlatano, aveva feci di un contadino bulgaro e testicoli tritati di toro.
Solitamente, le terapie del dott. Morell erano sempre avvolte da una sorta di mistero. Dapprima, questo lasciava pensare ad una naturale riservatezza per il suo “paziente A”; poi diventò un vero e proprio segreto. Un segreto assoluto.
Del Fuhrer ebbe modo di conoscerne ogni aspetto; il condividere ogni pensiero suscitò da subito moltissime invidie perchè aveva una posizione di primissimo piano. Si scrisse, meglio di Eva Braun, la quale visse una vita di secondo piano, al terzo livello, per tutta la sua esistenza. Per 24 ore al giorno erano visti dibattere, anzi confabulare, ogni momento politico e militare.
Era invidato a morte anche da Bormann, per il suo ruolo.
Erano profondamente legati. In tutti i sensi, l’uno non poteva fare a meno dell’altro.
Dal suo studio in Kurfurstendamm 216, l’elegante quartiere di Berlino, portava sempre qualche novità medica al suo Fuhrer che ogni volta era curioso ed eccitato come un bambino, come ebbe a dire la sua servitù che lo ha servito per quasi tutta la guerra.
Personaggio sciatto, sporco, dai metodi spesso volgari, era esattamente l’opposto di Hitler, che soleva cambiarsi la camicia anche 2 volte in un giorno.
Disprezzato da tutti per la sua ostinazione nel non farsi mai il bagno, Morell era apprezzato solo dalla persona che contava di più.
Diventerà in breve irremovibile.
Hitler soffriva principalmente per la sua flatulenza, era costipato e ciò gli procurava ovviamente molto disagio.
Ma aveva anche molta paura di ingrassare e per ciò cominciò ad ingurgitare molti lassativi. Questo per l’errata convinzione che questo gli evitasse di prendere peso. Dal 1928 in poi.
I lassativi saranno protagonisti della sua storia.
Morell addusse i problemi di stomaco principalmente alla sua dieta vegetariana; qui, le feci del contadino bulgaro contenute nel Mutaflor, un preparato decisamente esotico per combattere gli effetti dei lassativi, la fanno da padroni (c’è da chiedersi come Morell sia riuscito a trovare questo contadino proprio – bulgaro… -; avrà provato le feci di tutti gli altri, prima?).
Il problema è che Morell gli somministrava antidolorifici per lenire i crampi allo stomaco, ma che provocavano effetti opposti a quelli dei lassativi; un circolo vizioso per l’intestino di Hitler.
Nonostante questi metodi assolutamente anti-convenzionali, Hitler era affascinato da Morell che trovava sempre qualcosa per le sue complicazioni patologiche che possono aver complicato, se non deciso, almeno 2 delle più grandi battaglie della seconda guerra mondiale.
Dal 1934, biologia e medicina sono alla base del nazionalsocialismo; il vigore fisico, la prestanza sono un diktat per l’ariano perfetto; di conseguenza il dittatore doveva sempre mostrarsi in pubblico al massimo della forma. Lo scrisse anche Goebbels nelle sue memorie.
In questo si sostanziava la presenza di Morell; lo stregone che gli poteva garantire la salute ed il vigore classico proprio della razza ariana.
A questo proposito Morell si rivela decisamente un uomo fidato perchè mantenne segreta la verità sulla condizione psico-fisica del Fuhrer e questo fu un valore altissimo e riconosciuto da Hitler. In più, ad ogni costo e superando ogni difficoltà, fu sempre pronto a produrre ogni rimedio ai problemi fisici del suo paziente per condurlo attraverso la guerra.
Nel ’44 c’è però anche un subentro di un secondo medico: il dott. Ghisingh, uno specialista che lo cura con cocaina per problemi di otite e sinusite per qualche mese. Anche questo signore contribuisce a descrivere l’attrazione di Hitler per certi medicinali innovativi. Non si può definire il Fuhrer un normale tossico-dipendente, ma la sua costituzione neuropatica gli rende particolarmente piacevole l’uso di certe droghe.
Forse è questo il segreto che Morell cela da quasi dieci anni.
Sedativi per l’insonnia ed eccitanti per renderlo efficiente durante il giorno.
Le terapie, gli effetti.
Nel 1936 entrano in scena in Germania per gli usi domestici, per combattere la fatica di tutti i giorni, ricevendo anche un gran supporto con la pubblicità ed Hitler, con il suo dichiarato interesse per queste cose, trova irresistibili questi prodotti; dal 1939 entra in campo il Vitamultin Calcium.
Ogni mattina, prima di alzarsi dal letto, Morell faceva un’iniezione di questo preparato misterioso e la cosa rendeva l’ambiente intorno al Fuhrer molto piacevole perchè era subito pimpante e reattivo mentre l’ago era ancora nella vena.
Niente altro produce questo effetto se non un’anfetamina.
La servitù lo ha sempre descritto prima dell’iniezione come un uomo sconfitto, spompato, con frequenti stati di ansia e depressione e subito dopo, ritornava in sè, pimpante come se nulla fosse successo. Questo faceva sì che provasse profonda gratitudine per Morell; “sei un saggio! – gli diceva – mi hai salvato ancora. Eccoci, tu mi hai curato!”.
Morell rivela solo che il Vitamultin è solo un composto di vitamine. Ma non è vero.
Egli consegna il preparato sotto forma di pillole, in un involucro piccolo e dorato, ma a volte anche per via endovenosa, in abbinamento al Glyconorm.
Verosimilmemente, date le giornaliere inoculazioni, questi preparati influenzavano sicuramente le decisioni militari del Fuhrer, in base al suo stato di dipendenza.
La disastrosa battaglia di Stalingrado fornisce il migliore esempio di come l’abuso di anfetamine abbia deciso il corso della guerra. La sconfitta di Stalingrado segna il momento cruciale dello stato maniacale di Hitler, quando cioè si ostinava ad ordinare ai suoi soldati di non arretrare di un passo di fronte a condizioni disumane; dove cioè prevale un ottimismo irreale, artificiale, un momento di sensazioni esaltate.
I suoi soldati erano tutti all’oscuro e molti si sono giocati la vita.
Per gli effetti del Vitamultin.
Questo ottimismo falsa il giudizio, la ragione. Il comportamento è coerente con un’intossicazione da anfetamine.
L’ostanata inflessibilità ha deciso la guerra. Ma le iniezioni ripetute hanno causato un fortissimo stress che lo hanno completamente reso, oltretutto, dipendente da Morell.
La sconfitta russa provoca anche le critiche feroci dei suoi generali che si ripercuotono anche sul suo cuore, che un anno prima aveva evidenziato una sclerosi coronarica; Morell quindi elimina per qualche tempo il Vitamultin, ma nel 1944 il Vitamultin Calcium diventa Vitamultin Forte e annota sul suo diario: “così, è rinato”.
Tra la fine del 1943 e e il 1945 il suo fisico è cambiato: trascina i suoi passi, è ricurvo sulle spalle, presenta tremori forti alle gambe e alle mani che lo presentano debole e fragile.
Persino la vista è calata molto.
Il paragone con l’uomo carismatico che aveva trascinato le folle ora è improponibile. Tutti i sintomi e gli esami conducono ad una possibile diagnosi: il morbo di Parkinson.
Per gli occhi degli ammiratori è un colpo davvero pesante.
Poi c’è il male alla parte sinistra della testa ed il forte tremore alle gambe; la reazione di Hitler è fatalmente lenta agli avvenimenti che succedono.
Però molti storici asseriscono che i primi sintomi del Parkinson siano stati rilevati già nel 1934. Altri studiosi hanno rilevato che la sua lentezza nel formulare pensieri e la rigidità mentale, a quel tempo definita “inflessibilità“, erano già presenti dal 1934.
La difficoltà a decidere la reazione allo sbarco alleato del 1944
si pensa oggi sia stata provocata dalla patologia dichiarata; Hitler dichiarò che la Normandia era un diversivo e non si mosse da quell’idea, anche quando era evidente il contrario.
Erano disponibili forze più che sufficienti per contrastare efficacemente lo sbarco ma Hitler, ma ancora 48 ore dopo si mostrò inflessibile, anche se a gran voce gli erano richiesti aiuti urgenti che tutti sapevano disponibili.
Teorie, indiscrezioni.
Ma ancora trapela un’altra pista da seguire.
Questa pista spiegerebbe la estrema generosità del Fuhrer per Morell.
Doveva forse mantenere un segreto più alto?
Facciamo un passo indietro. Quando Hitler convocò Morell aveva due problematiche: escoriazioni alla ginocchia e dolori fortissini al basso intestino: due indizi importanti per un esperto di malattie veneree di quel tempo. Per curarlo gli offre una villa sulla riva del lago, nel quartiere di Schwanenwerder di Berlino, per garantirsi il suo silenzio su un segreto così importante.
Morell gli aveva probabilmente diagnosticato la sifilide.
Uno smacco per il Fuhrer. In contrasto con tutte le ideologie naziste, la sifilide era definita una malattia ebrea, probabilmente contratta in gioventù con una prostituta e sempre tenuta nascosta.
Hitler è ossessionato dalla potenza mortale della sifilide: ne scrive a lungo sul suo Meinkampf. La grande minaccia alla purezza razziale.
E questo è un segno di un grande interesse all’argomento.
Un diario di Himmler fornisce un’altra prova evidente.
Egli teneva un dossier segreto su molte persone, anche sullo stato di salute di Hitler e parlando col suo massaggiatore, Felix Kersten, rivelò di essere preoccupato perchè sapeva Hitler una persona all’ultimo stadio della sifilide! Nel 1942 sembra affetto da una
parziale paralisi. Tesi, questa, confermata dai documenti concessi dalla vedova di Kersten, firmati da Morell e da Karl Brandt. Sembra che alla fine del ’42, poco prima della disfatta di Stalingrado, Morell abbia mandato una lettera ad Himmler rivelandogli preoccupazioni sull’imminente catastrofe fisica del Fuhrer dovuta appunto alla malattia venerea.
La diagnosi del cuore rivela la compatibilità con la malattia; l’aritmia rilevata era tipica dei malati di sifilide e Morell conosceva molto bene questo tipo di segnali.
Morell ora ripiega sui sali di ioduro: 10cc di Septoid. Ogni giorno.
Come da metà del 1944, come già scritto, la situazione precipita.
lo stress e l’abbattimento, la consapevolezza della sconfitta, aumentano esponenzialmente la crescita degli effetti della malattia.
Hitler si presenta rarissimamente in pubblico e quando lo fa, mostra il braccio sinistro immobile con la mano tremolante (un po’ come il capitano Miller di “Salvate il soldato Ryan”, per intenderci).
A detta di qualche soldato presente del FuhrerBunker, si trascinava i piedi come uno zombie; nelle ultime settimane di aprile del 1945 non si avventurava più su per le scale perchè sapeva che le gambe non lo avrebbero sorretto.
Quest’immagine è poco compatibile con le tesi che lo vede fuggitivo in Argentina, con l’iter della fuga descritto altrove in questo blog.
Quindi:
o la situazione fisica non era così invalidante da impedirgli un’evacuazione certamente impegnativa, (tesi di C. Baer in Hunting Hitler),
oppure l’ipotesi della fuga si rivela del tutto improponibile.
Personalmente sono fermamente convinto della prima ipotesi.
lista aggiuntiva di medicinali (dal 41 al 1945):
Brom Nervacit
Chineurin
Chineurin
Cortiron
Doctor Kosners antigaspills
Enbasin
EuFlat
Eupaverin
Glucose
Glyconorm
Homatropin
Intelan
Camomilla Officinale
Luitzym
Omnadin
Orchikrin
Penicilline-Hamma
Progynon B-Oleosum
Prostacrinum
Prostophanta
Septoid
Potassium Iodio
Strophantin
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