Una mia prospettiva. L’ offensiva delle Ardenne si rivelò per il Terzo Reich una delle catastrofi più sanguinose che la storia ricordi. E pensare che doveva invece riaprire il fronte occidentale con la più poderosa iniziativa bellica dopo l’invasione della Francia. La cosa ebbe una risonanza mondiale; per la sorpresa, prima e per l’entità del disastro, poi la cosa ha stimolato negli anni anche un sacco di filmografia: La battaglia dei giganti, Bastogne, Ardenne 44, etc. La cosa che viene spesso dimenticata (per non dire… omessa) è che causò perdite umane da apocalisse sia per i tedeschi, sia per gli americani.
Che in omissioni sono campioni. Beh, l’ho detto.
Da diversi anni i dati sono stati resi pubblici, ma per 50 anni erano rimasti intenzionalmente occultati per diverse ragioni: in primis, l’entità numerica di caduti da entrambe le parti e per la figura militarmente non proprio eccelsa, anche per i vincitori finali.
Tedeschi Alleati
600.000 uomini 500.000
800 carri 400
81.834 caduti 80.987
700 carri persi 733
Una vittoria… di Pirro, direi. Per farsi un’idea della quantità di caduti, si pensi (per es.) a tutta Grosseto. Cancellata! Con un ammontare di danni senza precedenti e che poteva ripetersi di lì a poco, ancora a danno di entrambe le parti in gioco. Nell’avanzata che seguì il 28 gennaio 1945, data termine della battaglia delle Ardenne, tutte le forze americane vennero fatte avanzare fino al fiume segnato sulle carte con il nome Roer. Anche in questo caso, il fatto è stato storicamente messo in secondo piano perché considerato solo un intoppo militare non degno di essere raccontato. Ma gli americani non avevano fatto i conti con le “maledette chiuse” del Roer. E’ strano pensare come in una guerra moderna, calcolata a tavolino con il computo di forze corazzate, di mezzi d’aviazione e con i più potenti ed attuali strumenti militari per varcare qualsiasi ostacolo, che un fiume potesse essere ancora impiegato come “arma d’interdizione” contro un nemico in avanzata. Il fiume, che normalmente si poteva guadare a piedi era diventato un corso d’acqua con correnti che correvano a 20 km/h e, profondo fino a 4 metri, stavano allagando tutta la zona. I tedeschi avevano fatto saltare le chiuse che regolavano il controllo della corrente; così il Roer divenne una trappola mortale. Un fiume, di solito largo 20m divenne dieci volte maggiore e l’acqua tracimò sino a grande distanza impantanando e travolgendo tutta l’armata americana (300.000 uomini). La forza tedesca poteva contare solo su poco meno di 30.000 uomini per un fronte di 35 km. Per la qualità del fuoco prodotto dalla Wehrmacht, ricordò l’opposizione presentata ad Omaha beach grazie alla sua velocità e alla sua mobilità. Il fronte restò fermo per due settimane e fu superato solo dopo un esondante intervento di mezzi alleati; definibile – senza precedenti -. Quando i tedeschi abbandonarono completamente la zona gli americani non se ne accorsero per via delle difficoltà tecniche e strategiche e rimasero ancora per diversi giorni nel tentativo di superare gli allagamenti. Una volta superato finalmente il fiume, il comandante USA si felicitò con i suoi subalterni per l’importante conquista del campo sminuendo l’argomento inerente le ingenti perdite di uomini e materiali causate dall’empass. Non sono pervenuti dati precisi dell’episodio, ma furono molto importanti. Classified.
Ma tanto gli Alleati se lo potevano permettere. voto: 10.
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