Nella Sirtica attività di elementi avanzati. Un nucleo di paracadutisti inglesi, agli ordini di un ufficiale superiore, é stato catturato.
In Tunisia il nemico veniva costretto da intenso fuoco di artiglierie ad abbandonare alcune posizioni.
L’aviazione dell’Asse ha partecipato con successo alle operazioni: nel deserto libico un considerevole numero di automezzi — fra i quali alcuni blindati — era distrutto, mentre nella regione tunisina, in efficace azione a volo radente, 6 bimotori risultavano incendiati al suolo. Un apparecchio avversario precipitava colpito dal tiro contraereo, un altro in duello con la caccia germanica.
Nel Mediterraneo centrale sono stati affondati due sommergibili nemici da nostre torpediniere al comando, rispettivamente, del tenente di vascello Saverio Marotta e del tenente di vascello Rinaldo Ancillotti.
Le forze del generale Leclerc continuano l’avanzata, nel sud di Fezzan, con l’obiettivo di unirsi all’ottava armata britannica nel nord.
Giappone. L’alto comando giapponese decide di evacuare Guadalcanal.
URSS. Le truppe del 5 ° Soviet Shock Army, avanzando a sud-ovest da Nizhne Chirskaya, respingono i tedeschi da Tormosin.
Il distaccamento di Hollidt, responsabile di questa parte del fronte, non è in grado di fermare l’avanzata sovietica.
Mare Artico. Continuazione della battaglia del mare di Barents. L’Ammiraglio Hipper e Lutzow si avvicinano al convoglio da soli.
La scorta del capitano Sherbrooke usa schermi fumogeni e la paura di un attacco di siluro per tenere a distanza le navi tedesche.
Un cacciatorpediniere britannico è affondato e un altro gravemente danneggiato. Gli incrociatori dell’ammiraglio Burnett intervengono durante la terza intercettazione tentata dall’ammiraglio Hipper, danneggiando la nave e affondando un cacciatorpediniere tedesco.
Le forze tedesche allora si ritirano, ostacolano le loro iniziative e seguono le istruzioni di non rischiare danni gravi.
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