Archivi del mese: agosto 2021

Il Paraguay, il Cile e Hitler_2

In brevissimo tempo, dal 1929 in poi, sorsero scuole tedesche, Chiese Evangeliche, scuole di canto, ospedali tedeschi, club sportivi e i settori giovanili dedicati al nazionalsocialismo. Quest’ “Unione Germanica” – o Deutcher Volksbund Fuer Paraguay -, fu l’ente sociale, diretto dal partito nazista, che si ritrovò ad amministrare fondi finanziari praticamente immensi unitamente ad una quantità di proprietà tedesche – appoggiate dalla classe dirigente del Paraguay, fino ad arrivare all’Ambasciata e i Consolati relativi. Alla fine degli anni ’30 si diceva che uomini del NSDAP erano in agguato nel sud del Brasile, Argentina e Uruguay e Bolivia e nel nord agentino-cileno. I nazisti che fuggivano dal Brasile passavano per Misiones con armi e altri equipaggiamenti e proseguivano fino in Paraguay (si dice a Colonia Hohenau). I servizi segreti tedeschi avevano informato il Terzo Reich che l’importanza strategica territorio uruguayano era relativa, da un lato perchè le risorse naturali del Paese erano poche ma la sua posizione strategica con le 3 frontiere che univano Brasile e Argentina e per alcuni latitanti era un rifugio di una certa importanza.
In Paraguay, alla fine degli anni 30, le organizzazioni tedesche esibivano pubblicamente le svastiche, facevano cerimonie e parate, e i ritratti di Hitler si moltiplicavano arrivando pure negli uffici pubblici. Forse tuttoquesto l’avevo già detto.

La storia della protezione dei nazisti latitanti, comunque, in Paraguay è strettamente legata al dittatore Alfredo Stroessner e alla presenza di Mengele. Un personaggio di origini chiaramente tedesche che si distinse per aver soppresso qui i diritti individuali delle persone sospettate di dissidenza, mantenendo lo stato d’assedio per lunghi periodi, limitazioni alla libertà che sospendeva solo alcuni giorni prima dei comizi che controllava a suo beneficio. Durante il suo mandato, durato 35 anni, erano attivi alcuni gruppi paramilitari che evidenziarono casi di tortura ai danni di oppositori del regime. Questa situazione era appoggiata anche dagli Stati Uniti, che vedevano in lui un baluardo contro l’avanzata del comunismo nel continente.

Il Cile, secondo un censimento abbastanza recente, possedeva una diffusione del nazionalsocialismo così elevata da far pensare come alla culla del possibilissimo Quarto Reich. La repressione aveva portato a creare olte 754 campi di tortura e prigionia principalmente per i dissidenti, o sospettati tali, del regime. Zona sotto il completo controllo di Walter Rauff, con i suoi uomini che avevano sotto il loro comando praticamente un esercito numerosissimo di volontari locali. ll popolo non allineato al pensiero tedesco viveva nel silenzio più totale e nella rassegnazione.
Rauff fu funzionario del Ministero della Marina Tedesca sino al 1937. L’anno seguente fu arruolato nelle file delle SD, i servizi segreti delle SS comandate da Heydrich, per poi passare a comandare un dipartimento della polizia criminale nazista su espressa scelta di Hitler. Ricordo che i gaswagen, camion a gas, furono utilizzati già negli anni trenta per eliminare fisicamente i condannati delle grandi Purghe: con questo termine s’intende una vasta repressione avvenuta nell’Unione Sovietica di Stalin durante la seconda metà degli anni trenta.
Nella Germania nazista i camion a gas erano prodotti da imprese quali la Diamond o la Opel Blitz. Il funzionamento era semplice: il camion era sigillato internamente e il cassone, in cui era fatto confluire il gas di scarico del motore, funzionava come una camera a gas, uccidendo le persone stipate al suo interno grazie all’azione del monossido di carbonio.
La crudeltà nazista in Cile non aveva limiti: i prigionieri comprendevano con largo anticipo la sorte che li attendeva oltre la porta poiché questo tipo di camion necessitava di notevole e continua manutenzione, e la stessa era affidata a quelle povere persone abbandonate da tutti.
Walter Rauff fu un vero protagonista di questo strumento. Con particolare riguardo alle tecniche di sterminio che facevano uso della corrente eletttrica.
Nel campo di sterminio di Chelmno, in tedesco Kulmhof, in Polonia erano attivi diversi Gaswagen. In un archivio delle SS fu ritrovato un documento che recita: « Nel giro di sei mesi, tre di questi camion hanno trattato 97.000 pezzi senza inconvenienti di sorta.» Come tra l’altro ammise persino Goering a Norimberga: a quel tempo tuttociò era una disposizione governativa! Ricordo che a pieno carico i camion della morte contenevano 150 adulti e 200 bimbi. Tutti stipati come sardine.
A conflitto terminato Rauff lasciò la città di Genova nel 1949, dove qui aveva vissuto al riparo da ogni tipo di problema con moglie e figli, alla volta del Cile, dove fu nominato ad honorem dirigente della polizia segreta cilena durante la dittatura di Pinochet dove qui divenne anche capo della progettazione di campi segreti di sterminio e coercizione.