osservando Hunting Hitler…

Strano. Perchè seguendo le puntate di Hunting Hitler lo spettatore curioso potrebbe farsi delle domande e chiedersi come mai siano state abbandonate piste che avrebbero potuto regalare molti più particolari di quello che hanno offerto. Sarebbe bastato probabilmente chiedere di più in giro; mi riferisco per esempio agli episodi che hanno visto il monastero di Samos, in Spagna, poi la pista della Danimarca, che è stata presto dimenticata ma tanto cara a Patrick Burnside. Forse quest’ultima poteva essere davvero più curata, magari per confermare o addirittura sbugiardare gli scritti lasciati in migliaia di librerie in Europa.
Come ho già avuto modo di scrivere qui, il rapportarsi sempre e solo ai rapporti FBI desecretati  (che ormai molti sanno non essere solo una parte di quelli esistenti; quelli decisivi – guarda caso – sono stati nuovamente ri-secretati per altri 50anni) ha condotto solo a viaggi costosi che hanno consegnato poche prove indiziarie e quasi mai si sono rivelati esaustivi, ma sempre e solo frammentari e quasi a livello di indiscrezioni non più verificabili.

Patrick Burnside è figlio di uno degli ufficiali piloti inglobati nella Luftwaffe che dal 28 al 30 aprile 1945 assicurarono un corridoio aereo libero fra Berlino e la Danimarca per la fuga di Hitler. E questo avrà qualche valenza, no? Si parla, per esempio, del 28aprile1945.
Giorno della partenza, con diversi particolari, su uno Junkers Ju52, oppure un Arado 234 B, dalla pista di Hohenzollerndamm, con atterraggio nella German imperial Zeppelin base di Tønder, in territorio danese. Da quel punto in avanti si fanno due ipotesi: la partenza in sommergibile verso il Sudamerica oppure un volo verso Reus, base militare spagnola nei pressi di Barcellona e poi da Reus alla volta delle Isole Canarie, con sosta a Morón de la Frontera, vicino a Siviglia, per rifornirsi di carburante. È il 29 aprile 1945.
Con Hitler vi erano la sua amante e il cognato Hermann Fegelein, che aveva sposato Gretl Braun, sorella di Eva, sebbene la storiografia ufficiale lo dia per fucilato su ordine del Führer.
E persino la fedele cagna Blondi.


All’arrivo nella base nazista di Villa Winter, a Fuerteventura, vi era ad attenderli un altro U-boot per il trasferimento in Patagonia.
Il sommergibile, anzi l’elettrosommergibile, su cui si sarebbe imbarcato Hitler apparteneva alla classe XXI, dotato di attrezzature straordinarie per l’epoca.

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Fonti: le rivelazioni di Jeff Kristenssen, alias capitano Manuel Monasterio, che cita Heinrich Bethe, alias Pablo Glocknick, alias Juan Paulovsky, un ufficiale dell’intelligence tedesca di stanza in Argentina sin dal 1939, il quale insieme col medico personale del Führer, il dottor Otto Lehmann, fu accanto al dittatore fino all’ultimo.
Ripeto: dopo averla presa in considerazione, qualche verifica si sarebbe potuta intraprendere e ottenere con perizia qualche risultato.

Altre informazioni in – more info su Las Palmas de Gran Canarias -. e in – evidence-file 03 -.

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